Volkswagen pubblica i suoi dati definitivi per il 2013, e conferma le aspettative che vogliono il gruppo tedesco diventare leader mondiale nella produzione auto entro il 2018, superando Toyota e General Motors.
Per quanto attiene i dati definitivi, gli utili al lordo delle tasse ammontano a 11,7 miliardi di euro, oltre le aspettative più ottimistiche di 11,5 miliardi e, comunque, in crescita dell’1,5 per cento rispetto all’anno precedente. Un dato che spicca su tutto il settore, visto e considerato che nel comparto auto del vecchio Continente le prestazioni positive sembrano essere molto, molto rare.
Il merito di questo boom di redditività non è certo facilmente replicabile. Il risultato è stato ottenuto grazie a una attenta e meticolosa strategia del risparmio. Un orientamento da applicarsi a tutti i livelli, ma senza intaccare l’occupazione, nè la retribuzione dei dipendenti, nè la storica qualità delle vetture dei marchi Golf, Seat Ibiza, Skoda Octavia e gli altri che compongono il ricco portafoglio Volkswagen.
Contemporaneamente, Volkswagen ha posto l’acceleratore su alcuni dei suoi punti di forza: le soluzioni tecniche, il design, lo stile, l’ingegneria, le prestazioni. Insomma, un mix micidiale che ha permesso a Volkswagen di chiudere un 2013 positivo, ottimo se si considera la congiuntura di settore e quella generale.
Tra i vari segmenti nei quali Volkswagen è presente nei quali ha potuto vantare delle prestazioni fenomenali, evidenziamo prevalentemente quello premium, dove il gruppo è presente (anche) con il marchio Porsche. La casa automobilistica di lusso sembra non conoscere crisi, e nel corso del 2013 ha provveduto ad assumere 1.500 operai che si occuperanno del nuovo modello Suv Macan.
In virtù di questi straordinari risultati, Volkswagen ha deciso di incrementare di 50 centesimi di euro i dividendi degli azionisti, stimando per il 2013 una rendita operativa compresa tra il 5,5 e il 6,5 per cento. Sono inoltre previsti investimenti per 85 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, nuovi modelli, impieghi nel settore ibrido ed elettrico, rafforzamenti in quello dei veicoli pesanti e tanto, tanto altro.