Sono in corso, e termineranno in Olanda il prossimo 7 maggio, gli incontri che Sisal e i suoi “sponsor” stanno avendo con i principali investitori istituzionali internazionali in relazione alla prossima emissione del titolo obbligazionario della holding che controlla il gruppo specializzato in gaming.
Oggetto dei meeting è quanto presentato venerdì 19 aprile dal consiglio di amministrazione di Sisal: una obbligazione dall’importo di 275 milioni di euro (molto inferiore rispetto al maxi bond da 500 milioni di euro che gli analisti di mercato attendevano), che servirà a supportare il riscadenziamento dei propri debiti finanziari, con una durata compresa tra i 5 e i 7 anni.
A guidare Sisal nel (si spera!) tentativo riuscito di collocare tutto il debito è Deutsche Bank, istituto di credito che coordinerà l’emissione con i joint bookrunner Banca Imi, Unicredit e altri. La parte legale sarà invece curata dagli studi legali Linkalters e Cravath, Swaine & Moore.
Per quanto concerne gli scopi dell’emissione, in parte si è già detto: la preoccupazione principale di Sisal è quella di rivedere la propria esposizione debitoria, in linea con le proprie linee di sostenibilità. L’ultima volta che l’azienda mise mano al proprio passivo era stato cinque anni fa: in quell’occasione il pool di banche composto da Rbs, Banca Imi, Unicredit, Credit Agricole, riorganizzò il leverage insieme ai fondi Apax, Permira e Clessidrà (quest’ultima già presente nel capitale sociale), a controllo del 95 per cento della società.
In questa occasione saranno invece rifinanziate le tranche del senior loan, con scadenza in un’unica soluzione nel 2015 e nel 2016: 700 milioni di euro complessivi che oggi vengono imputate con un tasso di interesse pari all’Euribor di periodo, maggiorato di uno spread tra 1,9 e 3,7 punti percentuali. Sarà invece lasciato al suo destino il finanziamento soci subordinato, da 400 milioni di euro, erogato da Gaming Invest, la società che controlla Sisal.