Scandalo Libor: maxi multa a Ubs

ubsL’istituto bancario svizzero Ubs ha chiuso una controversia con autorità americane, britanniche ed elvetiche in relazione al noto scandalo Libor: secondo le authority internazionali, alcune banche (compresa Ubs) avrebbero scelto deliberatamente di manipolare in maniera artificiosa e soggettiva alcuni tassi di interesse di riferimento per conseguirne un vantaggio.

Il risultato è stato uno scandalo di portata planetaria e, quindi, il pagamento di un importo di 1,5 miliardi di dollari che il colosso svizzero pagherà per evitare conseguenze future ancora peggiori.

Ad affermare la decisione di pagare la sanzione amministrativa è stata una stessa nota dell’istituto svizzero, che riporta come la decisione si sia resa sostanzialmente necessaria dopo essersi riconosciuto colpevole di fronte all’accusa di frode per via elettronica, per la già ricordata manipolazione di alcuni tassi di riferimento, come lo yen libor. A sorprendere è, tuttavia, la portata della sanzione, visto e considerato che Barclays, l’istituto di credito britannico accusato delle stesse ipotesi pregiudizievoli, è riuscito poco tempo fa a chiudere la vertenza pagando “solamente” una multa pari a 450 milioni di dollari.

Nella nota il top management di Ubs si è detto profondamente dispiaciuto di quanto accaduto, definendo il comportamento come “non etico” e “non appropriato”, e confermando di aver assunto delle misure disciplinari nei confronti dei 40 dipendenti coinvolti nella vicenda, rei di essersi comportanti in “modo inaccettabile”.

A causa di questa sopravvenienza passiva, Ubs chiuderà il quarto trimestre in corso con un risultato netto negativo. Del miliardo e mezzo di dollari che sono stati comminati come sanzione, 160 milioni di sterline giungeranno nelle tasche delle autorità britanniche, 1,2 miliardi di dollari in quelle del dipartimento di giustizia americano, e 59 milioni nelle casse della Finma, l’authority svizzera che vigila sui mercati finanziari e regolamentati, e che ha già ordinato la confisca dei profitti che la banca avrebbe realizzato in maniera indebita.