Parmalat fiduciosa sul secondo semestre

parmalatSecondo quanto affermato dall’amministratore delegato di Parmalat, Yvon Guerin, la prima metà dell’anno per l’azienda sarà “difficile”, ma la seconda parte dell’anno prevederà un miglioramento piuttosto evidente.

La conferma è giunta nelle scorse ore, nel corso di una conference call che il top manager di Parmalat ha svolto nei confronti degli analisti per presentare i risultati 2013 e gli obiettivi della propria società per il futuro a breve e a medio termine.

Secondo quanto ricordato da Guerin, l’obiettivo di Parmalat è quello di non perdere quote di mercato. A tal fine l’azienda intensificherà lo sforzo e gli investimenti nel proprio brand, fronteggiando così un esercizio – quello attuale – che sarà contraddistinto dalle stesse instabilità e aleatorietà che si sono già viste nel corso del 2013.

Guerin ha inoltre sottolineato come il prezzo del latte in tutto il mondo stia continuando ad aumentare a causa di una enorme domanda di prodotti lattiero – caseari, proveniente principalmente dall’Asia. Tuttavia, l’euro forte starebbe penalizzando l’export dell’Unione Europea nel resto del mondo, minando quindi alla base la possibilità di poter spingere sui volumi di commercio estero.

Ancora, il top manager ha ricordato come nel corso della seconda parte del 2013 la domanda subirà l’attesa stabilizzazione, e la fiducia dei consumatori tornerà su livelli più accettabili. Ecco spiegato il perché – precisa ulteriormente Guerin – forti degli ottimi risultati dei flussi di cassa registrati lo scorso anno, Parmalat ha adottato una guidance a tasso e a perimetro costante che prevede una crescita del 3% delle vendite, che si rifletterà anche sui margini operativi.

Quanto invece al processo di integrazione di Lactalis American Group in Parmalat, il top manager ha posto in evidenza i significativi passi in avanti che sarebbero stati compiuti nel corso degli ultimi mesi sul fronte delle novità di prodotto e delle sinergie: in Canada è ad esempio stata lanciata una nuova mozzarella, mentre gli Stati Uniti hanno visto lo sbarco del Black Diamond Cheese.

In ottica di analisi finanziaria, i conti che Parmalat ha pubblicato la scorsa settimana sembrano aver convinto gli analisti di Kepler Cheuvreux, che di fatti hanno provveduto a incrementare il target price sul titolo Parmalat da 2,2 a 2,4 euro. Simile la posizione di Banca Akros, che ha condotto il target price da 2,4 a 2,5 euro, mentre Equita ha rivisto il prezzo obiettivo da 2,5 a 2,3 euro.