Autostrade: rincari del 3,9 per cento

autostradeIl 2013 porterà nuovi rincari agli automobilisti italiani. A decorrere dallo scorso 1 gennaio, infatti, i pedaggi autostradali subiranno un deciso apprezzamento, con uno sviluppo medio del 3,91 per cento, ma con punte di straordinaria incisività in Valle d’Aosta (+ 14 per cento) e nel Veneto (+ 13 per cento).

A sostenerlo, i decreti che autorizzano Autostrade per l’Italia e le altre società ad aumentare le proprie tariffe, dando così l’opportunità alla concessionarie di portare in crescita i propri ricavi lordi di riferimento.

In evidenza, il rincaro sperimentato nel 2013 risulta essere ben più oneroso di quello già rilevato nel corso del 2012 (quando le tariffe crebbero in media del 3,1 per cento) e perfino del 2011 (quando la crescita media delle tariffe fu pari al 3,3 per cento).

Si noti inoltre che, come già anticipato, la percentuale di cui sopra è quella “media”: ne deriva che in alcune ampie macroaree d’Italia il rincaro è ben più pesante, e in grado di sforare con una certa facilità nella doppia cifra. A controbilanciare gli aumenti record nel Veneto e in Valle d’Aosta dovrebbero essere le tratte più trafficate, con la rotta Milano – Roma – Napoli che dovrebbe ottenere un aumento intorno al 3,55 per cento, pressoché in linea con il 3,51 per cento del 2012.

Sostanzioso anche il rincaro per l’autostrada tirrenica, dove l’incremento – riportava in anteprima Il Sole 24 Ore, che anticipava il contenuto dei decreti – oscilla tra i 4 e i 5 punti percentuali.

Ricordiamo come l’iter di incremento delle tariffe passa attraverso un necessario decreto del ministero delle infrastrutture, che analizza le richieste delle società concessionarie della rete autostradale. A loro volta, le aziende concessionarie devono motivare le loro richieste di incremento sulla base del volume di investimenti effettuati e da effettuare.